mercoledì 7 agosto 2013

La Psicologa (oltre che Tuttologa) di Radio Maria

Premetto che questo non vuole essere un post offensivo nei confronti di chi professa e di chi crede, e men che meno nei confronti di chi amministra o ascolta una radio di stampo cattolico. Per quanto mi riguarda e per quanto riguarda il seguente post, Radio Maria potrebbe chiamarsi anche Radio Buddah, Radio Anubi, Radio Maometto ecc. 
Rispetto ogni credo e ogni non-non credo e le loro manifestazioni sociali, finché non si intromettono con il libero arbitrio, non vengono imposte e finché subiscono lo stesso tipo di rapporto nei confronti di ogni altra istituzione.

Radio Maria è la radio privata con il maggior numero di ripetitori nel territorio nazionale (850) e ciò garantisce una copertura maggiore a quella delle reti Rai. Si è costituita nel 1983, quindi prima della Legge Mammì, cosa che ha permesso a Radio Maria di accaparrarsi strategicamente gli impianti che garantiscono una copertura ampia e ottimale. 
Nel 2005, in seguito alla Finanziaria, furono solo due le radio italiane a ricevere un contributo di un milione di euro per lo sviluppo tecnologico: Radio Maria e Radio Padania. Poi dal 2006 Radio Maria riceve anche il 5x1000. 

Fin qui poco male, più o meno. Ci sarebbe da approfondire i criteri per i quali Radio Maria riceve incentivi statali occasionalmente e perché Radio Maria ha diritto ancora a un così gran numero di frequenze. Ma non è questo l'argomento di questo post. 

Probabilmente arrivo tardi, sicuramente già chi legge era a conoscenza che nella programmazione di Radio Maria è previsto una trasmissione, che va in onda la mattina, curata da una certa Chiara Atzori che pare sia immunologa, ma che all'occorrenza, quindi a seconda delle richieste di chi si mette in contatto telefonicamente con la speaker, si improvvisa psicologa e offre consulenze via radio. 

"Pronto? Chi abbiamo in linea?"
"Si salve dottoressa, sono Paolo da Milano"
"Salve Paolo, dimmi tutto"
"Si ecco io chiamo perché mio figlio fa il monello e io e mia moglie non sappiamo più cosa fare"
"Mm. Capisco. Io mi sento di consigliarle di non rimproverarlo troppo ecco, di cercare di gratificarlo quando fa qualcosa di bello; e poi ovviamente consiglio di pregare per lui e con lui il Signore"
"La ringrazio Dottoressa! Arrivederci!"
"Si figuri! Pronto chi abbiamo in linea?"

E si riparte.
Quello citato è un esempio più o meno riportato letteralmente; breve, senza troppi discorsi, senza troppo girarci intorno: sono questi gli psicologi che vogliamo, pragmatici e che subito ti danno il consiglio giusto! 
Ad un certo punto chiama anche un'anziana signora che racconta la sua esperienza: sua madre era schizofrenica e la picchiava di brutto (ricordiamoci che siamo sempre in diretta radio eh) e che ora si sente completamente persa. A quel punto la dottoressa spara lì un paio di domande e poi assembla il colpo finale: "le consiglio la Cristoterapia!"

Ora, senza voler scendere nel particolare della Cristoterapia (che probabilmente è una bestemmia), la nostra dottoressa immunologa-psicologa (ma se chiamate anche solo per un etto di prosciutto ve lo fa arrivare a casa) potrebbe o non potrebbe essere veramente iscritta all'ordine degli psicologi e in entrambi casi sarebbe in fallo. Nel primo caso violerebbe clamorosamente il codice deontologico (articoli 3, 4 e 5), nel secondo caso sarebbe una perfetta ciarlatana (ma d'altra parte è talmente facile spacciarsi professionisti della salute mentale).

Come se non bastasse viene fuori che la nostra dottoressina radiofonica ha destato polemiche nel 2009 perchè all'interno della sua trasmissione dava consigli ai genitori su come far tornare normali i figli omosessuali e sottolineava l'importanza di questo percorso visto che "gli omosessuali non solo non sono normali, ma addirittura portano malattie come l'AIDS". 

Radio Maria ha mediamente un milione e seicento mila ascoltatori giornalieri (1.600.000). Ammettendo che solo la metà di questi ascoltino la trasmissione di Chiara Atzori, quanta probabilità c'è che la professione di psicologo esca danneggiata (perché chi la ascolta e le dà retta non ha bisogno di rivolgersi a un servizio serio e chi la ascolta e rimane scioccata a quel servizio serio e professionale non si rivolgerà mai) da un sola settimana di trasmissioni?

Una nuova vittoria per la psicologia.

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